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24 Settembre 2025 - 21:08
SANTA MARINELLA - «Le ragioni del nostro "no" alle mozioni sul boicottaggio dell’industria farmaceutica Teva e sul gemellaggio con Gaza City all'ultimo consiglio comunale sono frutto di riflessione e grande sensibilità». Ad esprimersi così, e a riassumere la posizione del capogruppo Alessio Manuelli e del consigliere Alessio Rosa assunte durante l'ultima seduta del consiglio comunale, è l’assessore alla Cultura Gino Vinaccia che, pur ribadendo la condanna per il regime di Netanyahu responsabile di una carneficina inaccettabile, ha parlato di iniziative «sbagliate nel metodo e nel merito».
«Su temi così delicati – hanno dichiarato i Moderati – serviva serietà e un preventivo confronto all'interno della maggioranza, non improvvisazione. Invece, si è preferito inseguire la propaganda. Ma il popolo palestinese non ha bisogno di bandiere da sventolare: ha bisogno di fatti concreti». I membri della lista civica Moderati per Santa Marinella e Santa Severa spingono a riflettere: «Bloccare la vendita dei suoi prodotti nelle farmacie comunali è una colossale stupidaggine. In Italia ci sono quattro stabilimenti Teva, con circa 300 lavoratori ciascuno: colpire l’azienda significa penalizzare famiglie italiane, non Netanyahu».
Una posizione che trova sponda anche nelle dichiarazioni di Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani: «Il sindaco non può interferire nella sfera del professionista che decide qual è la via migliore da seguire per il cittadino. Mischiare diritto alla salute e politica internazionale è un grave errore».
Oltre al rischio sanitario, secondo Vinaccia, Manuelli e Rosa «il boicottaggio avrebbe anche un effetto paradossale: indebolirebbe il bilancio delle farmacie comunali e spingerebbe i cittadini ad acquistare gli stessi prodotti altrove». Vinaccia, Manuelli e Rosa spiegano poi le ragioni del “no" al gemellaggio con Gaza City: «Oggi Gaza è governata da Hamas, un’organizzazione fondamentalista che rappresenta il vero nemico del popolo palestinese. Non si può fingere che questo non esista. Lo stesso leader militare Yahya Sinouar – ricordano i Moderati per Santa Marinella e Santa Severa – dichiarava che la strage di civili palestinesi non era una tragedia evitabile ma un sacrificio necessario. È chiaro che un gemellaggio avrebbe soltanto valore politico e simbolico». Per i Moderati, invece, la strada è un’altra: «Accoglienza di famiglie e malati, collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, impianti per la potabilizzazione dell’acqua, medicinali e cibo da inviare tramite corridoi umanitari. Questi sono fatti, non slogan». Il paragone finale è con il vicino comune di Civitavecchia: «Molto diverso e molto più articolato l’ordine del giorno votato all’unanimità dal consiglio comunale di Civitavecchia, che ha saputo unire metodo e merito raggiungendo un obiettivo importante. Anche noi avremmo potuto osare di più e continueremo a ritenerci impegnati».
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