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25 Settembre 2025 - 18:08
TARQUINIA – L’assessore allo Sport del Comune di Tarquinia Sandro Celli tuona contro il centrodestra sulla questione del regolamento per gli impianti sportivi.
«Ora basta – sbotta Celli - si sta passando il limite della dialettica politica dove, nel gioco delle parti, ho sempre accettato le critiche, ma non permetterò a nessuno di fare allusioni subdole che sconfinano nella calunnia neanche troppo velata sulla mia onestà e trasparenza. Di questo qualcuno potrebbe doversene assumere le proprie responsabilità. Siate chiari su quale sarebbero l’arcano o le ombre di cui parlate e se avete dubbi o sospetti sul mio operato, come volete lasciar credere, allora non perdete tempo a scrivere articoli ma rivolgetevi agli organi preposti».
«È però paradossale – sottolinea l’assessore – che ad accusarmi di essere fermo e confuso sul regolamento per la gestione degli impianti sportivi sia proprio chi invece dovrebbe spiegarci perché non lo ha aggiornato nei 4 anni trascorsi dall’uscita del D. Lgs. 38/2021 che prevedeva le nuove modalità di gestione e di concessione lasciando invece tutto nella confusione. Come è paradossale che a recriminare sul mancato coinvolgimento della minoranza sia chi in passato ne ha fatto un tratto distintivo della propria azione politica».
«Tra l’altro, – aggiunge Celli – a differenza di come agivate voi, avete ricevuto il documento tre giorni prima della commissione e dieci giorni prima del consiglio, avendo quindi tutto il tempo per documentarvi, chiedere delucidazioni all’ufficio ed eventualmente presentare emendamenti. Ma la verità è che voi quel documento non lo avete neanche letto. Dite che ho i piedi e la testa nel pallone, vero, ma non solo nel pallone, bensì in ogni forma o branca dello sport a differenza di chi da ex assessore allo sport non sa neanche che c’è una riforma normativa sugli impianti sportivi uscita durante il suo mandato».
«Ora volete fare i paladini dello sport – attacca Celli – dopo averlo sempre ignorato e quando ve ne siete occupati avete fatto solo danni come per lo storico stadio “Cardoni” che, con scelte assurde, lo avete mandato in malora ed ora necessita di interventi per decine di migliaia di euro o come aver speso oltre duecentomila euro per due inutili campi da padel. Se dopo anni di colpevole inerzia sul regolamento ora vi stupite dell’urgenza, che non è certo rivolta solo al calcio, forse è perché la vostra distanza dai problemi delle associazioni sportive non vi ha permesso di percepirne l’impellente esigenza di fare chiarezza sulla gestione degli impianti proprio per dare una risposta seria, concreta e trasparente a tutte le associazioni».
Netta la posizione di Celli sul Tarquinia Calcio: «Per quanto riguarda le aspettative del Tarquinia Calcio bisogna chiederlo a loro. Forse attendeva l’approvazione del regolamento come tante altre associazioni, e legittimamente, si preparava a partecipare all’eventuale bando. Come non so se abbia fatto investimenti sulle strutture, a noi non risultano nostre autorizzazioni in merito, o, come affermate voi, ci sia rimasto male – chiarisce l’assessore -Di certo, se così fosse, non può essere per nostre promesse non mantenute in quanto deve essere chiaro che nessuno si è mai permesso di promettere niente di niente a nessuno. State tranquilli che noi stiamo già muovendoci per dare risposte dove servono ma sia chiaro che questa amministrazione non ha preso in giro nessuno, tantomeno un’associazione, qualunque essa sia, a differenza di chi, come voi, il mondo dell’associazionismo lo ha denigrato e cercato di ridurre ai minimi termini per anni».
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