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Viterbo: oggi sciopero generale per Flotilla e Gaza

Viterbo: oggi sciopero generale per Flotilla e Gaza

Oggi sciopero generale indetto dall’Usb e rischi per i servizi pubblici anche a Viterbo e nella Tuscia.

L’abbordaggio e gli arresti effettuati dai militari israeliani nei confronti delle centinaia di attivisti della Global Sumud Flotilla hanno immediatamente scatenato la reazione dell’Usb, dell’Arci e delle altre sigle che, come già previsto in caso d’intervento israeliano contro la Flotilla, hanno indetto per oggi lo sciopero generale con corteo che si sniderà da piazza Verdi alle 9. La mobilitazione è scattata già con la manifestazione di mercoledì sera, indetta appena arrivata la notizia dell’intervento militare israeliano. Alle 21.30 da piazza del Comune, luogo simbolo della protesta e denuncia contro la guerra a Gaza con un presidio fisso ormai da oltre due settimane, si sono radunati circa 300 attivisti che hanno sfilato con striscioni, bandiere e luci. A piazza del Comune c’è stato un grande cerchio pieno di luci, poi la marcia con tanto di microfono e collegamento alla diretta streaming di ciò che stava accadendo a bordo delle varie barche che hanno rotto il blocco navale di Gaza. Il corteo ha sfilato per via Roma, corso Italia fino a piazza Verdi per concludere il sit-in intorno alle 23. Viterbo, quindi, ha risposto immediatamente così come altre decine e decine di città italiane ai fatti della Flotilla. «La Global Sumud Flotilla è stata abbordata e aggredita in mare aperto da Israele – dice l’Usb - mentre era impegnata in una missione civile e pacifica a consegnare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza. Una flotta composta da lavoratori , volontari ,rappresentanti di movimenti e società civile è stata colpita da un atto di guerra, contro la pace, contro l'umanità, contro il diritto internazionale. Israele con questo atto viola apertamente le Convenzioni Internazionali e la Carta delle Nazioni Unite e mette a rischio la vita di cittadini di diversi paesi impegnati a garantire un canale umanitario permanente verso Gaza. È un’aggressione che riguarda tutti noi». Per l’Usb sono in gioco principi universali che Israele avrebbe calpestato. Tutto ciò «riguarda il principio stesso della libertà dei popoli, della solidarietà e della giustizia internazionale. Riguarda il nostro ordine costituzionale che all'art 11 ripudia la guerra e fonda la Repubblica sulla pace e sulla cooperazione tra i popoli. Per questo la reazione non può essere che immediata. È necessario mobilitarsi. Scendiamo in piazza da subito. Il 3 ottobre sarà sciopero generale. È tempo di alzare la testa e scegliere da che parte stare: con chi bombarda i civili o con chi lotta per liberarli . Noi stiamo con la Flotilla , con Gaza, con il popolo palestinese, con chi costruisce la pace. Blocchiamo tutto».

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