Cerca
27 Settembre 2025 - 00:08
SANTA MARINELLA – La lista civica “Il paese che vorrei” interviene sul progetto relativo alla riqualificazione dell’area dell’ex cementificio dove è prevista la realizzazione di un albergo a 5 stelle e di una sala polivalente da destinare al Comune. «Il restauro del bellissimo complesso architettonico dell’ex cementificio Cerrano e la riqualificazione dell’area sono sicuramente opere lungamente auspicate e necessarie – dice in una nota il direttivo della lista civica - già nel 2018 la proprietà aveva presentato un progetto di tipo conservativo corredato di autorizzazioni, a partire dalla Soprintendenza e dall’Autorità di Bacino. Ricordiamo che l’area dell’ex cementificio coincide con il bacino d’esondazione del fosso di S.Maria Morgana, il quale passa sotto l’Aurelia e raggiunge il Porticciolo all’altezza del ponte romano. Pochi anni fa, parte della tombatura è crollata senza essere ripristinata. In caso di evento meteorico importante, la ferrovia funge da diga per cui l’area compresa tra il cementifico e via Valdambrini è mappata a rischio massimo e pericolo grave per le abitazioni. Nel 1981 l’intera zona finì sott’acqua malgrado gran parte dell’area fosse assai meno cementificata di oggi. Secondo quanto esposto l’8 settembre presso la sala Caratelli, la zona diverrà un complesso alberghiero di alto livello che prevede la costruzione ex novo di una “virgola allungata” dietro la struttura del cementificio, alta quattro piani, mentre l’ex-cementificio che non subirà cambiamenti perché sottoposto a vincoli stringenti della Soprintendenza, diventerà la sede dei servizi attinenti di ingresso, reception, ristorante, terme, beauty farm. Le assicurazioni dell’architetto Paolo Desideri sul rispetto dell’attuale piano regolatore, risparmiando addirittura 130mila metri cubi del potenziale costruttivo, ci dice poco sulla bontà del progetto ma ci dice moltissimo sull’assoluta obsolescenza del nostro piano regolatore del 1976, nel quale si ignora l’esistenza di fossi. Sarà forse per questo che per l’intera conferenza si è confuso il fosso di S. Maria Morgana con Castelsecco per il quale, ricordiamo, non è prevista alcuna vasca di laminazione. Le vasche invece sono previste per S. Maria Morgana sotto forma di “laghetti artificiali” atti a contenere le acque meteoriche in caso di piena. L’ambizioso progetto ha fantasticato su un collegamento diretto con il porto turistico e la possibilità di giungere a Santa Marinella con barche di rilievo, di usufruire della spiaggia che sta sotto il castello Odescalchi, superata l’erosione grazie a scogliere soffolte e facilitare la balneazione grazie a palafitte create ad hoc». «La nostra lista – continua il Pcv – chiede che la sicurezza idrogeologica venga messa in primo piano, sottoponendo il nuovo progetto e le nuove cubature all’Autorità di Bacino, l’unica in grado di dire se i laghetti previsti possano fungere da vasche di laminazione perché da essi dipenderebbe la sicurezza di un’area ormai densamente popolata. Secondariamente chiediamo quale beneficio reale verrà alla città, che soffre in quel punto problemi enormi di viabilità. Era già previsto il raddoppio del sottopasso, ma il passaggio sotterraneo diretto fino al porticciolo sembrerebbe una servitù dell’albergo, non un sevizio pubblico. Lo stesso vale per il bene demaniale della spiaggia sotto il castello Odescalchi, che attualmente versa nel totale abbandono e non può certo diventare una servitù alberghiera».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Edicola digitale
I più letti
QUOTIDIANO LA PROVINCIA
Editore: EDITORIALE LA PROVINCIA Soc. Coop., c.f. 09106271001 - Reg. Tribunale di Civitavecchia n°14/05 - ISSN 2038-5005 Redazione: Via Annovazzi, 15 - 00053 Civitavecchia. Tel. 0766.503027 - Fax 0766.581316 - Direttore Responsabile ALESSANDRA ROSATI - Testata beneficiaria dei contributi per l'editoria D.Lgs. 70/2017 - Soggetto deputato al trattamento dei dati personali: Cristiana Mori - La riproduzione di tutti i contenuti del sito è vietata senza il consenso scritto dell'editore