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Concessioni balneari, l’ultima parola al Consiglio di Stato

Concessioni balneari, l’ultima parola al Consiglio di Stato

SANTA MARINELLA – Sulle concessioni balneari, che a Santa Marinella sono state rinnovate fino al 2033, il Consiglio di Stato è chiamato a confermare il "Metodo Santa Marinella". Infatti, dopo essere stata riconosciuta la legalità delle nuove concessioni dal Tar, il Comune attende ora la parola del supremo consesso cioè il Consiglio di Stato. Il dibattito nazionale sull'applicazione della Direttiva Bolkestein e sul futuro del demanio marittimo si concentra nuovamente su Santa Marinella, Comune che attraverso una complessa e innovativa procedura amministrativa si è distinto nel riaffidare le proprie concessioni balneari. La strategia adottata dall'amministrazione, volta a garantire al contempo la tutela degli investimenti e il rispetto dei principi di concorrenza europei, ha ricevuto un'importante convalida dal Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio. Nonostante la netta vittoria in primo grado, la vicenda è ora all'esame del Consiglio di Stato, al quale spetta l'ultima parola nel merito. In questo contesto si inserisce la recente decisione che ha respinto l'istanza cautelare d'urgenza della società ricorrente stabilendo che la discussione principale avverrà in udienza a marzo. Nel frattempo, una delle tre nuove concessioni oggetto del ricorso, viene in questi giorni assegnata tramite gara a conferma che la procedura selettiva seguita è del tutto legittima. Del resto, con la sentenza numero 127 del 2025, il Tar del Lazio ha riconosciuto la legittimità della procedura seguita dal Comune, rappresentato dall’avvocato Roberto Maria Izzo, per l'assegnazione delle nuove concessioni balneari fino al 31 dicembre del 2033. Il tribunale ha specificato che gli atti comunali non rappresentano una semplice proroga automatica ormai ritenuta illegittima dalla giurisprudenza europea e nazionale, ma sono il risultato di una procedura comparativa e selettiva condotta in base all'articolo 18 del regolamento di esecuzione del Codice della Navigazione. Il “Metodo Santa Marinella” ha incluso l'approvazione di una delibera per l'avvio di una procedura pubblica e trasparente, la pubblicazione di avvisi e schemi di domanda, l'adozione di atti di nuova assegnazione non di estensione in assenza di domande concorrenti. La pronuncia del Tar ha inoltre dichiarato irricevibile per tardività, l'impugnazione presentata dalla società Bubbi degli atti di assegnazione delle tre concessioni interessate dalla procedura di gara. Il Sindaco esprime fiducia nel percorso della giustizia amministrativa. “Il Consiglio di Stato – spiega Tidei - fa un ulteriore passo avanti nel portare chiarezza in un settore fin troppo a lungo paralizzato dall'incertezza normativa. La nostra amministrazione, con lungimiranza e coraggio, ha trovato un percorso amministrativo che rispetta la Bolkestein, garantendo al contempo stabilità alle imprese che hanno investito sul nostro litorale. Abbiamo già visto il Tar riconoscere pienamente la correttezza della procedura che ha portato alle nuove concessioni. Ora, con l'udienza fissata a marzo, speriamo di vedere definitivamente riconosciute le nostre ragioni anche dal supremo consesso, stabilendo un modello di riferimento valido per tutti i Comuni costieri italiani”. La conferma del metodo Santa Marinella da parte del Consiglio di Stato segnerebbe non solo un successo per il Comune e gli operatori locali, ma offrirebbe una soluzione giuridicamente solida per superare il contrasto tra il diritto europeo e la tutela degli investimenti balneari.

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