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“Il viaggio di Francesco” arriva al Traiano

“Il viaggio di Francesco” arriva al Traiano

CIVITAVECCHIA – «Uno spettacolo che nei tanti luoghi in cui lo abbiamo già rappresentato ha raccolto un incredibile successo ed un segno importante».

Con queste parole Pino Quartullo ha presentato “Il viaggio di Francesco”, di cui firma drammaturgia e regia, che sarà in scena al Teatro Traiano il 21 ottobre alle 21 e sarà preceduto da matinée per le scuole.

Liberamente tratto da La sapienza di un povero di Éloi Leclerc, lo spettacolo racconta l’ultimo tratto di vita del Santo: il rientro dalla Palestina, la crisi, l’eremo con i frati, il confronto con una comunità che fatica a restare fedele alla Regola.

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Accanto a Quartullo, l’assessore alla Cultura Stefania Tinti: «Sono contenta perché un gruppo di artisti così giovani e motivati oggi ci porta un messaggio prezioso, di pace e condivisione. Ottima la risposta delle scuole, che parteciperanno numerose al matinée».

In scena Enrico Oetiker (San Francesco), Roberto Fazioli (frate Tancredi), Simone Sabia (frate Rufino), Giorgio Melone (frate Ginepro), Massimiliano Viola (frate Leone), Gaetano Marsico (frate Masseo) e Rachele Sarti (Santa Chiara). «Condividere piuttosto che competere: ecco uno dei moniti che il mio Francesco mi ha lasciato», ha detto Oetiker. Emozione speciale per Melone, civitavecchiese: «Per me portare questo lavoro qui è molto emozionante».

Quartullo ha ricordato che il progetto è nato con il sostegno del Ministero della Cultura, è già passato per Assisi, Castel Sant’Angelo, San Giovanni Rotondo e guarda all’ottavo centenario della morte del Santo, nel 2026. «Più che spettacolo, è una lezione di vita», ha sintetizzato. Ampio l’uso delle musiche (cura dello stesso Quartullo) e del movimento scenico guidato dalla coreografa civitavecchiese Maria Luisa Rubulotta, che ha lavorato su un gruppo «con forte percorso attoriale e canoro»; «alla fine neanche ve ne accorgete che non sono ballerini», ha sorriso. Uno spettacolo in cui la scenografia passa in secondo piano per lasciare spazio agli attori e alla narrazione di una storia che continua a segnare credenti e non a distanza di 800 anni.

Lo spettacolo si chiuderà con il Cantico alle creature, un invito quantomai attuale alla pace e all'armonia con se stessi e con l'altro. I biglietti sono disponibili su I-ticket.it.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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