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Il distretto ceramico punta sul risparmio idrico

Il distretto ceramico punta sul risparmio idrico

BOLOGNA - Cam e attestazione di prestazione idrica: al Cersaie di Bologna i fari sono puntati sul futuro del settore ceramico. A illustrare i piani di sviluppo del comparto, il presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera dei deputati, Mauro Rotelli, che ha tenuto una conferenza stampa sul tema risparmio idrico. Presenti anche il presidente di Confindustria ceramica, Augusto Ciarrocchi, il presidente dell'Apea del distretto ceramico di Civita Castellana, Antonio Sini, il presidente di Federlazio ceramica, Giampiero Patrizi insieme a Giuseppe Crea, direttore di Federlazio Viterbo. «Le aziende del distretto ceramico di Civita Castellana presenti al Cersaie 2025 confermano l’eccellenza del nostro territorio e la capacità di competere con successo sui mercati internazionali grazie a qualità, innovazione e design», ha detto il deputato viterbese. «L’industria ceramica – ha aggiunto - è un pilastro dell’economia locale e un settore chiave per la transizione ecologica. In questo senso, il recente rafforzamento normativo dei Criteri ambientali minimi – attraverso un emendamento di cui sono firmatario – rappresenta un passo avanti verso un’edilizia pubblica più sostenibile. I Cam sono uno strumento strategico per promuovere l’economia circolare e valorizzare il made in Italy negli appalti pubblici. Per il nostro distretto, in particolare, si tratta di un sostegno concreto: il Cam edilizia riconosce il valore del comparto ceramico, incentivando materiali sostenibili e il risparmio idrico». «Colgo l’occasione – conclude il presidente - per rinnovare il mio impegno istituzionale ad Augusto Ciarrocchi, Giuseppe Crea e Giampiero Patrizi; ad Antonio Sini e ad Andrea Belli, presidente di Unindustria Viterbo, affinché le nostre aziende continuino a innovare, crescere e affermarsi come protagoniste della transizione verde e dello sviluppo della Nazione».

«Questo è solo un primo passo - ha affermato, poi, Sini - che ci auguriamo possa aprire la strada all'istituzione di una vera e propria certificazione riconosciuta anche per il prodotto sanitario. Una certificazione di sostenibilità ambientale (Api, attestazione di prestazione idrica) in grado di raccontare al mercato il livello di qualità ed efficienza del nostro prodotto». Un’esigenza ribadita anche da Patrizi: «Oggi il consumatore non ha strumenti per orientarsi verso scelte più green. Il nostro obiettivo è quello di guidarlo e allo stesso tempo posizionare al meglio i nostri prodotti nei mercati più attenti all’ambiente». La giornata si è conclusa con una visita del presidente Rotelli agli stand delle aziende aderenti a Federlazio, durante la quale sono stati toccati con mano i progressi tecnologici delle imprese, con la consapevolezza che grazie ai Cam si è compiuto il primo passo di un processo a 360 gradi sulla sostenibilità del distretto.

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