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Strappo in maggioranza: Galletta in odor di dimissioni

Strappo in maggioranza: Galletta in odor di dimissioni

CIVITAVECCHIA – È in odor di dimissioni Roberta Galletta, la delegata del sindaco Marco Piendibene (insieme nella foto di Enrico Paravani ndr) incaricata poco più di un anno fa di seguire gli interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale cittadino, con particolare riferimento al Cimitero Monumentale di via Aurelia Nord e alle tradizioni civitavecchiesi. A 13 mesi dalla nomina, l’ex candidata sindaco non nasconde tutta la sua delusione: «Non ho visto alcun segnale di attenzione sui beni monumentali da parte dell’amministrazione. Nessuna programmazione culturale degna di nota. Non mi riconosco più in questa maggioranza». Una rottura che ha radici lontane. Al ballottaggio del 2024 Galletta non aveva stretto apparentamenti, ma il suo sostegno a Piendibene era stato evidente e dichiarato, frutto di anni di militanza nel centrosinistra. Il sindaco, dopo la vittoria, l’aveva “premiata” affidandole una delega simbolicamente forte, ma priva di reali risorse. Ed è proprio l’assenza di fondi ad aver reso la sua missione impossibile. «In un anno – ha sottolineato – non si è trovato un centesimo per monumenti, cartelli informativi o Aquae Tauri. Non sono stati messi in campo neanche interventi a costo zero, come la rimozione dei parcheggi sotto la Rocca per consentire anche ai disabili di poter accedere al porto storico da Porta Marina». Un intervento è stato compiuto, quello sul busto di Calamatta, restaurato «grazie al cofinanziamento di Comune e Fondazione Ca.Ri.Civ. Non altro».

Nell’elenco delle questioni irrisolte rientrano anche le casermette con gli affreschi vincolati nel 2020, il futuro dell’area archeologica della Scaglia, lo stesso cimitero monumentale, la valorizzazione della Civitavecchia Sotterranea e i 50mila euro del Prusst che rischiano di finire altrove. Oltre alla richiesta di rimozione del busto di Leo Amici, con Galletta promotrice di una raccolta firme, arrivata a quota 700 in poco tempo.

Non solo, già con la contestata potatura di viale Baccelli erano emerse divergenze con la giunta. Ora la delegata appare sempre più distante. Se lo strappo non si ricucirà nelle prossime ore, le sue dimissioni potrebbero diventare realtà.

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