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Marcello Chiavoni : «La sindaca non rispetta il regolamento del consiglio comunale»

Marcello Chiavoni : «La sindaca non rispetta il regolamento del consiglio comunale»

TOLFA – Protesta del consigliere di opposizione Marcello Chiavoni che ha chiesto l’intervento del prefetto dopo che, a suo dire, la sindaca non avrebbe rispettato i tempi previsti dal regolamento per il funzionamento del consiglio comunale. Al centro della contestazione ci sono due interrogazioni a risposta scritta presentate da Chiavoni durante l’estate. La prima, datata 4 luglio 2025 era deputata a conoscere se “il possesso da parte di un privato dell’area “C” ubicata presso la zona artigianale di Santa Severa Nord sia legale o meno”. La seconda inoltrata il 9 luglio 2025 riguardava “l’eventuale sopralluogo dell’Ufficio tecnico in via dei Torrioni per verificare il posizionamento di un muro con inferriata e cancello che, di fatto, ha bloccato l’accesso alle propaggini del monte della Rocca”. Secondo il consigliere entrambe le richieste rientrano tra gli strumenti previsti dal regolamento consiliare, che obbliga la sindaca o la giunta a rispondere entro 30 giorni dalla presentazione. “Ad oggi – sottolinea Chiavoni – non è stata fornita alcuna risposta scritta e non è stato neppure convocato un consiglio comunale”. Un comportamento che, per l’esponente dell’opposizione, rappresenta “una grave violazione delle regole istituzionali. La normativa è chiara – ribadisce Chiavoni – le interrogazioni sono un diritto dei consiglieri e un dovere di trasparenza da parte dell’amministrazione. Non rispettare i termini previsti significa non solo negare un atto formale, ma soprattutto privare i cittadini della possibilità di avere risposte chiare su temi che riguardano il territorio”. Lo scorso 29 agosto 2025, constatato il mancato rispetto delle scadenze, Chiavoni si è rivolto al Prefetto, inviando una richiesta via PEC per sollecitare un intervento urgente e ottenere risposte ufficiali alle interrogazioni rimaste inevase. «Non si tratta di cavilli burocratici – precisa ancora Chiavoni – ma di questioni sostanziali, che toccano il corretto utilizzo e la gestione del territorio comunale. I cittadini hanno il diritto di sapere se aree pubbliche o a vocazione artigianale siano utilizzate legittimamente e se l’accesso a zone di valore storico e paesaggistico, come il Monte della Rocca, sia stato indebitamente ostacolato. La trasparenza e il rispetto delle regole sono alla base di una buona amministrazione. Non rispondere alle interrogazioni significa sottrarsi a un dovere istituzionale e mancare di rispetto ai consiglieri e a tutta la comunità di Tolfa».

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