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L’incubo roghi tossici si sposta a Valcanneto

L’incubo roghi tossici si sposta a Valcanneto

CERVETERI – L’allarme sui fumi tossici si allarga da Cerenova a Valcanneto, coinvolgendo un numero sempre maggiore di cittadini. Dopo le prime denunce arrivate nei giorni scorsi, ora la protesta esplode anche in altre zone. «Alle 23 non si poteva respirare, l’aria era piena di fumo e plastica bruciata. Ho dovuto chiamare le forze dell’ordine», racconta un residente da via Boito. E non si tratta di un episodio isolato dato che i roghi sembrano ripetersi con frequenza allarmante. «È una cosa che va avanti da giorni, sia la mattina che la sera. È insostenibile». L’esasperazione è palpabile. «Non si respira, ho dovuto tappare tutta casa. Sono tre sere che qualcuno brucia plastica: è una situazione intollerabile», denuncia un’altra abitante, preoccupata per la salute propria e dei figli. Forti miasmi sono stati percepiti in zona Poggio, a conferma di un fenomeno che non sembra limitato a poche strade ma diffuso in più quartieri. I residenti riferiscono di aver segnalato più volte il problema al comitato di zona, ai carabinieri e all’amministrazione comunale, arrivando a contattare direttamente la sindaca. Anche i vigili del fuoco, interpellati sulla vicenda, confermano di essere già a conoscenza del problema. «Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni – spiegano –. Le indagini sono in corso in collaborazione con le forze dell’ordine, ma non è facile individuare i responsabili: i roghi non sempre sono in atto al momento degli interventi e il vento estende di molto l’area da verificare». Nelle ultime ore è arrivato un aggiornamento direttamente dai residenti. «Dopo la mia telefonata ai carabinieri, sono subito arrivati da me qui a Valcanneto, dicendo che erano arrivate altre cinque chiamate e che ora verificheranno», racconta un cittadino. «Ho riferito della colonna di fumo che era stata vista verso Marina di San Nicola e di quella vista da me ieri sulla Doganale». Il messaggio alla cittadinanza è chiaro: «Qualora stasera sentiste nuovamente la puzza, chiamate immediatamente il 112 e segnalate. Se vedete colonne di fumo, chiamate subito e riferite, altrimenti non sappiamo dove andare a verificare». Il richiamo è esplicito: non limitarsi a lamentarsi tra vicini, ma comunicare con tempestività ogni episodio.

L’APPELLO Avvertita la sindaca che ha prontamente accolto le segnalazioni. «Sabato sera ho ricevuto la segnalazione di un residente – spiega - che avvertiva un forte odore di plastica bruciata. Abbiamo immediatamente coinvolto le forze dell’ordine affinché possano individuare i responsabili di questi episodi, che, dalle testimonianze raccolte, risultano particolarmente gravi. Invito tutti i cittadini a collaborare segnalando tempestivamente alle autorità competenti qualsiasi episodio sospetto. Solo con l’impegno di tutti è possibile tutelare la sicurezza e la salute della nostra comunità». La vicenda ricorda da vicino quella di Cerenova, dove già nelle scorse settimane i cittadini avevano chiesto controlli da parte dell’Asl e misure risolutive del Comune. Ora la stessa emergenza si ripresenta a Valcanneto e nei dintorni, evidenziando un fenomeno che non sembra circoscritto. «Gli esperti ricordano che la combustione illecita di plastica rilascia sostanze altamente tossiche, tra cui diossine e furani, con effetti nocivi per l’ambiente e la salute umana - spiegano alcuni residenti - l'esposizione ai fumi può provocare irritazioni alle vie respiratorie, mal di testa, nausea e, nel lungo periodo, conseguenze ben più gravi». La comunità di Valcanneto, sostenuta da quella di Cerenova, chiede ora un intervento deciso: «Occorre individuare chi sta mettendo a rischio la nostra salute e punirlo con severità. Non è accettabile vivere barricati in casa per colpa di chi brucia rifiuti nella notte». Intanto, tra segnalazioni e indagini in corso, resta alta la tensione nei quartieri interessati. È stata avvisata della situazione sabato sera la presidente del Cdz, Antonella Temperini. «Alcuni soci che abitano in via Boito – risponde - mi hanno segnalato questa problematica. Personalmente non ho mai sentito nulla, ma ho preso atto della segnalazione. Ho poi controllato anche su Facebook e ho visto che diverse persone si sono lamentate. Domenica, però, una delle persone che mi avevano avvisata mi ha detto che l’odore proveniva dalla zona di via di Ceri. Ho già provveduto ad informare la sindaca e tornerò a parlare coi carabinieri».

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