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Salute, al via “Ottobre rosa” 2025

Salute, al via “Ottobre rosa” 2025

 La campagna “Ottobre Rosa 2025” parte dal primo ottobre. La Regione Lazio promuove una campagna straordinaria di prevenzione, sensibilizzazione ed educazione sanitaria per la diagnosi precoce dei tumori al seno per la fascia d’età tra i 45 e i 49 anni, ampliando, nel mese di ottobre, l’offerta già garantita alle donne tra i 50 e i 74 anni.

Si tratta di un percorso intenso intrapreso dalla Regione Lazio in sinergia con le Aziende del Servizio sanitario regionale, attive 12 mesi l’anno con l’imprescindibile attività di screening, al fine di consolidare la crescita delle adesioni ai test di prevenzione e di diagnosticare precocemente le eventuali lesioni maligne.

In particolare, l’Ottobre Rosa 2025 è volto a potenziare il cammino contro la lotta ai tumori al seno, permettendo l’accesso gratuito ai percorsi organizzati per la diagnosi precoce del tumore alla mammella per la fascia di età 50-74 anni, attraverso una mammografia eseguita ogni due anni senza prescrizione medica.

Si rafforza, così, la prevenzione sanitaria garantita dalla Regione Lazio rispetto alla fascia di età 50-69 prevista dalle linee guida del Ministero della Salute.

Al tempo stesso, la Regione Lazio amplia, nel mese di ottobre, l’offerta di una mammografia di screening alle donne di età compresa tra i 45 e i 49 anni in occasione della campagna “Ottobre Rosa 2025”, grazie all’accesso delle strutture regionali promotrici delle sedute di screening straordinarie.

Il Servizio sanitario regionale assicura una presa in carico globale, dalla refertazione della mammografia di screening al percorso di approfondimento diagnostico in uno dei centri di senologia della rete regionale. Il completamento della diagnosi è gratuito con le agende dedicate dalla Regione Lazio fino all’eventuale trattamento chirurgico.

Le donne in fascia d’età 45-49 possono effettuare la prenotazione al numero del Recup 06.164161840, che sarà attivo dal lunedì al venerdì, dalle 7 e 30 alle 19 e 30; il sabato dalle 7 e 30 alle 13.

Sempre per la stessa fascia di età è prevista l’esenzione sia per la mammografia “D01 - campagna di screening regionale” sia per gli eventuali esami di approfondimento “D05”, attraverso la prescrizione valida al momento della prenotazione rilasciata da un medico di medicina generale o da uno specialista del Servizio sanitario regionale.

La Regione Lazio garantisce gratuitamente tutto l’anno anche i programmi di screening per i tumori della cervice uterina (per le donne dai 25 ai 64 anni) e del colon retto (a favore delle donne e degli uomini dai 50 ai 74 anni). Le donne in fascia d’età compresa tra i 50 e i 74 anni non hanno bisogno di prescrizione medica e possono rispondere all’invito spedito dalle Aziende sanitarie locali. In alternativa possono fissare il proprio appuntamento tramite la sezione “Prenota smart” sul sito Salute Lazio, oppure possono contattare i numeri verdi messi a disposizione dalle Aziende. (Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.salute.lazio.it.)

«Con Ottobre Rosa 2025 la Regione Lazio rinnova il suo impegno nella prevenzione dei tumori al seno, la neoplasia più diffusa tra le donne – dichiara il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca - Ogni anno in Italia si registrano oltre 60mila nuove diagnosi, e sappiamo che la diagnosi precoce può fare la differenza, aumentando sensibilmente le possibilità di cura e guarigione. Per questo abbiamo scelto di ampliare, nel mese di ottobre, l’offerta di screening gratuito anche alle donne tra i 45 e i 49 anni, oltre a quelle già coinvolte nella fascia 50-74 anni. Parliamo di decine di migliaia di cittadine che potranno accedere senza costi a una mammografia, a un percorso diagnostico completo e, se necessario, a un trattamento tempestivo nei centri di senologia della rete regionale. La prevenzione è la nostra arma più potente: investire sugli screening significa salvare vite, ridurre il peso delle cure più invasive e garantire alle donne del Lazio un futuro più sicuro e sereno. Questa è la direzione di una sanità pubblica che vogliamo sempre più vicina alle persone e capace di rispondere concretamente ai loro bisogni».

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