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30 Settembre 2025 - 12:08
CIVITAVECCHIA – Una riunione partecipata quella che si è svolta ieri a Palazzo del Pincio, dove l’Amministrazione comunale ha incontrato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Usb), delle associazioni datoriali (Unindustria, FederLazio, Legacoop, Cna) e i portavoce delle imprese locali. Sul tavolo, il tema che da mesi segna il dibattito politico ed economico cittadino: la chiusura della centrale di Torre Valdaliga Nord e le prospettive di sviluppo per il territorio.
Fin dall’apertura, è emerso un quadro fatto di incertezze e preoccupazioni, condiviso da tutti i presenti. Un contesto difficile, che richiede decisioni rapide e risposte chiare per non lasciare imprese e lavoratori senza punti di riferimento.
I partecipanti hanno rivendicato il percorso unitario che, nell’ultimo anno, ha visto sindacati, imprese, amministrazione e Regione Lazio lavorare fianco a fianco con i rappresentanti istituzionali del territorio. Una sinergia che ha permesso di portare la questione all’attenzione del Governo e di ottenere dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy la promozione di una manifestazione di interesse. Sono arrivati ben 52 progetti, ma la loro reale fattibilità resta ancora tutta da verificare.
Proprio per questo, durante il confronto, sono emerse con forza alcune questioni ritenute non più rinviabili. Prima di tutto, occorre chiarire quale sarà il destino della centrale Tvn, sito strategico per l’economia cittadina, ancora sospeso tra promesse e incertezze. È poi stata ribadita la necessità di convocare al più presto il Comitato di Coordinamento, così da affrontare in maniera organica le problematiche ancora aperte. Al centro del dibattito anche l’avvio dell’Accordo di Programma e la nomina di un Commissario straordinario, figura considerata essenziale per garantire governance e attuazione delle misure previste. Grande attenzione è stata rivolta inoltre alla Zona Logistica Semplificata, il cui perimetro è già stato definito grazie al lavoro congiunto tra Comune e Regione Lazio: uno strumento giudicato fondamentale per attrarre investimenti e creare nuova occupazione.
Sindacati e imprese hanno poi sottolineato l’importanza di un coinvolgimento diretto dei parlamentari del territorio e dell’Autorità di Sistema Portuale, per accelerare i processi ed evitare che quanto costruito finora vada disperso. Infine, è stato chiesto con forza all’Enel di garantire precise tutele occupazionali per i lavoratori, diretti e dell’indotto, come già avvenuto per la città di Brindisi.
Nelle conclusioni, l’Amministrazione comunale, nel ribadire la propria volontà di agire in stretto raccordo con tutte le parti sociali e istituzionali, compresa l’Autorità di Sistema Portuale, ha proposto, in costanza dell’assenza di concrete e positive soluzioni, di organizzare una grande manifestazione cittadina “Per il lavoro e lo sviluppo”, che coinvolga in maniera unitaria tutte le parti sociali, la cittadinanza, i Comuni del territorio, la Regione Lazio, i Parlamentari e i Consiglieri regionali eletti nell’area, l’Autorità di Sistema Portuale.
«È indispensabile – ha sottolineato il Comune – che la sofferenza di Civitavecchia torni al centro dell’agenda politica e istituzionale nazionale. La città chiede risposte certe, rapide ed efficaci per il proprio futuro».
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